Categoria: Scritti due

Sentire

Sentire se stessi attraverso gli stereotipi che ho assimilato, consciamente e inconsciamente, non porta a una maggiore consapevolezza delle proprie azioni e considerazioni, e neppure a una relazione con gli altri che sia più diretta ed empatica.  Ho sentito e…continua →

Pensavo che

Pensavo che tutti fossimo uguali sebbene differenti. E che la volontà avrebbe spinto a un accordo fra tutte le differenze. Pensavo che vi fosse corrispondenza fra affermare e avere consapevolezza. Pensavo che nelle tradizioni popolari si nascondessero tante verità. Pensavo…continua →

Eroe o martire

Erano i primi anni della guerra del Vietnam. I giornali e la televisione ne parlavano, a scuola si discuteva, e in pochi non eravamo d’accordo: era un’aggressione degli Stati Uniti al Vietnam. Lessi un articolo di propaganda filo-americana, (Selezione, dal…continua →

Milano è così bella

Milano è una Brutta Bestia che vuole divorarti ma tu la colpisci al fegato e lei ti schiaccia e tu la disprezzi e lei si apre sotto di te come una voragine e allora pensi di fuggire ma lei cerca…continua →

Oggi tocca agli indizi

Caro Giuliano, oggi tocca agli indizi. Chi ha rubato la gallina? Nella foto (di-non-so-chi) ci stanno i SEGNI lasciati da una gallina (merlo), da un cane e da un uomo. Bastano questi indizi per essere certi del colpevole?Lo strapazzato Peirce…continua →

Il naso di Cleopatra

Caro Giuliano. Ma che bisogno c’è di nascondere dietro la complessità del linguaggio il vuoto dell’esistenza, se non per sostenere che l’inconscio è l’Altro o meglio la verità dell’altro in rapporto all’io. Tutte balle. E il naso parlante di Cleopatra…continua →

L’universo è una banana

«L’universo è una banana», ha gridato di fronte ad un pubblico di studenti, giornalisti e curiosi. Stupore sul viso di molti, ma qualcuno ha lo sguardo illuminato. E’ stato accusato di falso, di follia, di avidità, di protagonismo e persino…continua →

L’ombrello e il filo spinato

  Belfast. Vento forte e il cielo plumbeo minacciava ancora pioggia. L’umidità entrava nelle ossa.  Vedevo sbarramenti, bidoni pieni di cemento, cavalli di frisia, recinzioni di ferro, filo spinato, muri scrostati o dipinti con i simboli della guerra.  In un…continua →