Medici e Medicina – storia

cronologia appunti da fonti varie non sempre aggiornate

VII sec a.C Alcmeone di Crotone È stato l’autore del primo lavoro di anatomia.
V sec a.C. Empedocle di Agrigento (490-430 aC). “Igienista” e “dominatore di epidemie”, sostiene la possibilità di scambio di sostanze attraverso i pori.
V-IV sec aC

Ippocrate

Ippocrate di Kos, 460-370∼ aC, medicina ippocratica: nasce un sapere medico in forma scritta: Corpus Hippocraticum (composto fra fine del 5° sec. e primi decenti del 4°. Altre parti aggiunte dal 2° al 1° sec. a. C. Nel nucleo più antico, coesistono scritti di orientamento teorico molto differenti, sia dal punto di vista filosofico che da quello medico. 
IV-III sec aC Erofilo – greco di Calcedonia di Bitinia, (in greco antico Ηρόϕιλος, Heróphilos; Calcedonia, 335 a.C. circa – Alessandria d’Egitto, 280 a.C. circa) – medico greco-ellenistico, noto come primo anatomista e per essere stato, insieme ad Erasistrato, il fondatore della scuola medica di Alessandria d’Egitto.
Convenzionalismo linguistico. Erofilo inventa nomi: duodeno retina… Rivoluzione concettuale: poter inventare nomi delle cose.
(Euclide pensa che esistano dei raggi che partono dall’occhio, in un numero finito. Secondo Lucio Russo è implicita la conoscenza della retina di Erofilo.) Lavoro pionieristico sulla psichiatria ( vedi Celio Aureliano ?)
III sec a.C Mnemone 
II sec a.C.  Abascanto
I sec a.C. Senocrate di Afrodisia
900 Scuola di Salerno – dall’XI al XIII secolo (medicina laica)
936-1013 Abu al-Qasim al-Zahrawi, Abulcasis (Cordova) Medico e chirurgo. Tracheotomia, legatura arteriosa, suture, cauterizzazioni, trapanazione, amputazione, fistole, ernie, cura aneurisma, litotomia, tonsille, cateterismo, strumenti per stomatologia, sonda uretrale. In farmacologia usa distillazione e sublimazione. Tradotto in latino da Gerardo da Cremona nel XII sec, ma le sue opere sono diffuse soprattutto nel cinquecento in tutta Europa fino al seicento.
1091-1161 Ibn Zuhr (Siviglia) medico e chirurgo. Trattati (terapie, igiene, dieta, alimenti, febbri) tradotti in latino tra il 1490 e il 1578.
1160 Mohammad ibn Zakarîyâ Râzî (1160 ca). Autore di Liber de aluminibus et salibus
1240 Il domenicano Teodorico dei Borgognoni E’ il primo ad applicare rudimentali anestesie durante le operazioni chirugiche.
1313 Mondino de’ Liuzzi,Università di Bologna, pubblica un trattato di anatomia, che resterà in uso per tre secoli. E’ l’iniziatore della pratica della dissezione nelle lezioni pubbliche.
   
1530 Girolamo Fracastoro pubblica il poema latino Syphilis sive morbus gallicus, in cui sostiene la contagiosità della sifilide. Nel 1546 pubblicherà il De contagione et contagiosis morbis et curatione, testo alla base della moderna patologia, nel quale per la prima volta si attribuisce l’origine delle malattie contagiose a seminaria o virus, agenti vivi che contaminano uomini e animali.
1543 De humani corporis fabrica, pubblicato nel giugno del 1543, André Vésale – Andrea Vesalio, Vesalio, Andreas Vesalius – Bruxelles 1514 – Zante 1564). Fondatore dell’anatomia moderna attraverso pratica sui cadaveri, e critico del sapere antico. Insegna a Padova e Bologna, chirurgo militare a Bruxelles e finisce alla corte di Carlo V in Spagna. Muore a Zante durante pellegrinaggio in terra santa.
1625 Il gesuita Cristoph Scheiner ripete a Roma, questa volta su di un occhio umano, l’esperienza che prova l’esistenza di immagini retiniche, effettuata anni prima su occhio di bue
1628 William Harvey (1578-1657) – medico inglese, il primo a descrivere il sistema circolatorio umano. Opere: Exercitatio anatomica de motu cordis et sanguinis in animalibus, 1628.

Guilielmi Harvei opera omnia, a collegio medicorum londinensi edita, 1766.
The works of William Harvey, M. D., translated from the latin with a life of the author by Rober Willis, M. D., London, printed for the Sydenham society, 1847.

Realdo Colombo, Michael Serveto, Andrea Cesalpino avevano teorizzato la circolazione sistemica. Harvey fu il primo a darne dimostrazione attraverso il metodo sperimentale.

1661 medico, anatomista e fisiologo. Usa microscopio: capillari, globuli rossi, insetti. Cervello è una ghiandola. Trattato De polypo cordis, 1666, importante per la spiegazione della composizione del sangue. De pulmonibus… 1661, scopre capillari dei polmoni e conferma ricerca di Harvey. Altre prime opere a stampa: 1669, 1679, 1687, 1713,
1687 Escono a Firenze le Osservazioni intorno a’ Pellicelli del corpo umanoGiovanni Cosimo Bonomo, il quale dimostra sperimentalmente il ruolo dell’acaro nell’eziologia della scabbia.
   

appunti (colla e incopia)

In Grecia gli inizi della medicina hanno un carattere magico e mistico. La malattia ha cause divine; sono i demoni che colpiscono l’uomo. Apollo è il dio della medicina, poi Atena e Chirone (il centauro).
Nel VI secolo a.C. inizia la medicina scientifica che si colloca in scuole filosofiche (es. scuola medica di Crotone). È dalla concezione biologica dei pitagorici e dalla dottrina dell’armonia che deriverà l’opera di grandi medici: Alcmeone di Crotone (vissuto intorno al 700 a.C., egli è stato l’autore del primo lavoro di anatomia), Filolao diTaranto (470-390 aC), Temisone di Laodicea (I sec. aC) ed Empedocle di Agrigento (490-430 aC). Per esempio quest’ultimo considerato guaritore miracoloso, è un grande igienista e “dominatore di epidemie”, sostiene la possibilità di scambio di sostanze attraverso i pori. Sotto questa spinta nascono scuole in Italia meridionale e nel Mediterraneo: Cirene, Rodi, Cnido e Kos. Altri medici, citati da Galeno nelle sue opere, sono Senocrate di Afrodisia(I sec aC), Abascanto (II sec aC) e Mnemone (III sec aC).

Ippocrate di Coo o Kos (Coo, 460 a.C. circa – Larissa, 377 a.C.)

Ippocrate

È il primo a studiare in modo sistematico le patologie e l’anatomia, pratica la dissezione dei cadaveri. Osserva i sintomi e mette le basi di concetti fondamentali, diagnosi e prognosi. Le cause delle malattie non sono divine ma dipendono da tanti elementi che riguardano la persona e le sue condizioni (alimentazione, ambiente, società).

“Teoria umorale”  Secondo Ippocrate  il nostro corpo sarebbe governato da quattro umori diversi: sangue, bile gialla, bile nera, flegma. L’alterazione dell’equilibrio tra questi umori genera la malattia.
Doveri morali del medico, rapporto con il paziente,
Giuramento di Ippocrate
(il testo non è attribuibile a Ippocrate per alcuni elementi che sembrano in contraddizione con le convinzioni e le pratiche mediche dell’epoca)

« Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per tutti gli dei e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.
Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.
Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.
In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.
E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro. »

Erofilo (335 – 280 circa) greco di Calcedonia di Bitinia, fondatore scuola Alessandria, anatomista, inventa nomi per le “cose”: duodeno, retina… Pratica vivisezione (si dice).

Profilo 
(di Calcedonia 335 a.C. circa – Alessandria d’Egitto, 280 a.C),
fondatore scuola Alessandria, anatomista, inventa nomi per le “cose”: duodeno, rétina…, vivisezione, sistema nervoso.

Erasistrato (di Iuli nell’isola di CeoIsola di Ceo, 305 a.C. – ?, 250 a.C. circa)
tra i fondatori della scuola medica di Alessandria d’Egitto. Considera “spirito nervoso” proveniente dal cervello, da cui partono i nervi motori e i nervi sensori. Le arterie muovono uno “spirito animale” dal cuore attraverso l’aria fornita dai polmoni. Egli accertò il valore delle circonvoluzioni cerebrali. Avverso all’uso del salasso.

Celsius

Aulus Cornelius Celsus,  (14 a.C. ca. – 37 d.C. ca.)
Aulo Cornelio Celso, enciclopedista e forse medico romano, provenienza Gallia Narbonense.
Il De medicina di Celso raccoglie tutte le conoscenze dell’epoca (fonti latine e greche). Descrive medicinali e pratiche chirurgiche. Approccio sia empirico che razionale. Tre tipi di cure: Igiene, medicamenti, chirurgia. Conoscenze di oftalmologia, malattie stagionali, pneumologia, malattie infettive. Distingue tra urgenti e croniche.
He lived in Narbonese Gaul, because he refers to a species of vine (marcum) which, according to Pliny. I suoi trattati furono riscoperti nel quattrocento e stampati tra i primi.

Galeno (129-200 ?)
GalenoAelius Galenus o Claudius Galenus (AD 129–c.?200). Studia a Smirne, a Corinto ed a Alessandria. Torna a Pergamo nel 157 e lavora come medico nella scuola dei gladiatori (esperienza per quattro anni su traumi e ferite che descriverà come finestre nel corpo.
Parlava principalmente in greco, nell’ambiente filosofico del tempo era più diffuso del latino.
Galeno visse gran parte della sua vita alla corte imperiale. Effettuò vivisezioni di numerosi animali per studiare la funzione dei reni e del midollo spinale. I suoi soggetti preferiti erano le scimmie. Secondo la sua stessa testimonianza impiegava 20 scrivani per annotare le sue parole. Molte delle sue opere e manoscritti furono però distrutti nel 191, dal fuoco divampato nella biblioteca del Tempio della Pace a cui egli aveva donato i suoi scritt
i.

Le teorie di Galeno mettono in evidenza la creazione (natura, physis) fatta da un singolo creatore. Questa concezione fu un motivo importante che rese le sue teorie facilmente accettabili da studiosi di epoca successiva di formazione religiosa monoteistica: cristiana, musulmana, ebraica.

Sebbene Galeno dichiari di essere all’oscuro sulla natura o sostanza dell’anima, distingue tre facoltà: razionalità con sede nel cervello, passionalità con sede nel cuore, appetitività con sede nel fegato (quest’impostazione può essere percepita assai vicina a quella odierna per l’importanza che attribuisce al cervello, per la tripartizione delle nostre facoltà, vedi psicologia). Il principio fondamentale di vita era per lui lo pneuma (aria, alito, spirito).

Galeno seziona e viviseziona animali, assimilando continuamente la loro fisiologia a quella umana.

Come medico dei gladiatori studiò ferite e conseguenze (paralisi per es). Acquisisce nuovi elementi di fisiologia, ma le sue osservazioni vengono finalizzate a una filosofia “di vita” in cui il medico deve guardare all’etica, alla logica e alla fisica.

Arterie trasportano sangue e non aria (aria?).
Sistema venoso e arterioso sono comunicanti, ma sbagliò su cuore e circolaz. destra e sinistra.
Studi sulle funzioni dei nervi e sostenne che la mente è situata nel cervello a differenza della tradizione aristotelica che indica il cuore.
Molte delle conoscenze anatomiche di Galeno si diffusero senza altra sperimentazione o verifica
Per curare usa piante. Galenos è un misto di oppio e alcol che si diffuse per la cura del dolore creando dipendenze.
Non usava il bendaggio per le ferite, ma il salasso in diverse terapie.

Dioscoro (300-400 dc)

«Qui è la tomba del celebre Dioscoro, il suono della cui bocca fu più dolce del miele. Sono il sepolcro del medico Dioscoro, che con la sua arte spesso salvò i sofferenti anche dalla morte. Questi, spintosi ai limiti di ogni genere di scienza, lasciato qui il suo corpo salì in Paradiso. Qui giace un uomo esperto nell’arte di Paian, che ha superato tutti nella parola e nel fascino, Dioscoro che porta il nome di suo padre. Era originario del divino Egitto, dalla città di Gerra. Sepolto il 20 novembre.» (Testo inciso su lastra di marmo in Basilica San Nazaro o SS Apostoli, Milano)

Proprio come Agapio e Gessio, Dioscoro era dunque uno iatrosofista, una figura tipica della medicina alessandrina, che formava medici che erano al contempo filosofi e retori. E se si considera che l’Egitto del IV e V secolo è anche la patria del rinnovamento della poesia greca, non è azzardato ipotizzare che Dioscoro esprimesse la sua ‘dolce eloquenza’ anche in poesia: del resto nella tarda antichità poesia e retorica sono due facce della stessa moneta.  

Dopo il completamento degli studi ad Alessandria, Agapio studiò con ottimi risultati filosofia ad Atene con Proclo e Marino. Tornato ad Alessandria, la persecuzione antipagana promossa da Zenone lo indusse a recarsi a Costantinopoli, dove aprì una fortunata scuola di filosofia e medicina (Cultura greca negli epigrammi epigrafici di età tardoantica, pdf)

L’hôpital de Gundishapur  (periodo maggiore tra 530 e 638 fine dinastia sassanidi, poi arrivano arabi) Ospedale, Accademia, Biblioteca, Osservatorio astronomico.

nota anche sotto i nomi di Jondishapoor, Jondishapur, Jondishapour, Gondeshapur, Gondê Shâpûr, Jund-e Shapur, Jundê-Shâpûr, etc.)  Nell’ovest dell’Iran, nel Khuzestan. Centro intellettuale dell’impero sassanide. Tradizioni zoroastriane e persiane, ma insegnavano anche il greco e le lingue indiane. Cosroe I diede rifugio a numerosi filosofi greci, di lingua siriaca e a  cristiani nestoriani che fuggivano dalle persecuzioni religiose dell’impero bizantino. I Sassanidi lottarono, per lungo tempo, contro l’impero romano e l’impero bizantino per il controllo di quello che sono oggi l’Iraq e la Siria, e furono naturalmente disposti ad accogliere i rifugiati (diedero asilo agli ultimi filosofi neoplatonici dopo la chiusura dell’Accademia di Atene, ordinata nel 529 da Giustiniano).

Gundishapur (Persia), ove gli esiliati nestoriani si impiegavano nel compito di tradurre le principali opere dal greco all’arabo. Lì si formò la prima tornata di medici arabi, sotto l’insegnamento di Hunayn ibn Ishaq (808-873), che arrivò ad essere il medico personale del califfo Al-Mamum. Da qui fondò la prima scuola medica dell’Islam. (Storia della chirurgia, wikipedia)

est le plus ancien hôpital d’enseignement connu après celui d’Alexandrie et celui d’Edesse. L’école comprenait aussi une bibliothèque et un observatoire. Elle était située dans l’actuelle province du Khuzestan, dans le sud-ouest de l’Iran, près de la rivière Karoun. Elle proposait l’enseignement de la médecine, de la philosophie, de la théologie et des sciences. Le corps professoral était versé non seulement dans les traditions zoroastriennes et perses, mais enseignait aussi les langues grecques et indiennes. Selon les historiens le Cambridge de l’Iran, était le centre médical le plus important de l’ancien monde (défini comme le territoire de l’Europe, de la Méditerranée et du Proche-Orient) au cours des VI et VII siècles.  En 638. L’académie a survécu au changement de dirigeants et a fonctionné pendant plusieurs siècles comme institut musulman d’enseignement supérieur.

Paracelso  (1493-1541)
(Einsiedeln, 14 novembre 1493 – Salisburgo, 24 settembre 1541)

ParacelsoPhilippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelsus o Paracelso: medico, botanico, alchimista e astrologo, in missione per conto di Dio. 

Rifiuta la medicina tradizionale a partire dalla concezione aristotelica dei quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) sino a quella di Galeno degli umori. Ma enuncia  principi che non conducono alla conoscenza scientifica, quanto piuttosto verso una visione religiosa, magica  e alchimistica della natura e della vita. Critica il potere dei medici e la loro mancanza di integrità personale e di coscienza della propria missione. Sostiene il celibato e la castità dei medici.

Secondo Paracelso “ le malattie, come la salute, provengono da Dio, dunque il medico non è altro che colui che fa avvenire quella guarigione, che altrimenti sarebbe venuta direttamente da Dio, se il paziente avesse avuto abbastanza fede.”

Seguace di Lutero: ma non tardò a criticarlo. Spirito profetico convinto di avere una missione voluta da Dio. L’unica fonte di verità è l’illuminazione interiore dello spirito, senza la mediazione delle scritture; è la parola diretta di Dio  al cuore dell’uomo (eletto).

È tra i fondatori della iatrochimica, basata sulla cura delle malattie attraverso l’uso di sostanze minerali.

nella natura ci sono delle forze guaritrici chiamate Arcana che vengono portate alla luce dall’arte alchemica. I quattro arcana principali sono la prima materia, il lapis philosophorum, il mercurium vitae e la tintura.

Nella visione paracelsiana tutti i corpi, organici e inorganici, l’uomo compreso, sono costituiti da tre elementi basilari: il sale, lo zolfo e il mercurio. Lo stato di salute è quello in cui queste tre sostanze formano una perfetta unità e non sono riconoscibili singolarmente, mentre nella malattia si separano.  Nel Paramirum primum le cause delle malattie sono indicate in cinque «entità» (entità astrale, cioè l’influsso degli astri; entità velenosa causa di intossicazione; entità naturale che determina la costituzione fisica; entità spirituale che fissa i caratteri psichici; entità «ideale» che emana da Dio).

Delinea la specificità della donna in stretto contatto con la natura e il suo ruolo fondamentale nella formazione spirituale del figlio già quando è incinta.”

L’anatomia di Paracelso si basa sulla esteriorità. Capacità del medico di collegare i segni sul corpo alla malattia. Introduce nella farmacopea sostanze minerali e prodotti chimici. studi sulla sifilide; secondo la sua teoria la malattia era generata da due fattori connessi: l’influsso astrale, di per sé innocuo, e l’atto impuro, che sorge dalla libido.” (wikipedia)