L’ordine del caos, Guido Tonelli,La lettura – 21 ottobre 2018
“Ecco che la scienza del XXI secolo fa ritornare d’attualità il racconto di Esiodo, quella Teogonia che racchiude l’origine del tutto in un verso splendido e fulminante: «All’inizio e per primo venne a essere il Chaos». Affermazione perfettamente conforme all’immagine che la scienza ci offre, a patto di non utilizzare la traduzione più comune e diffusa di Chaos; quella che lo interpreta come disordine, insieme indifferenziato. Piuttosto occorre ripristinare il significato originario della parola, che trova assonanza nel verbo chasko, inghiotto, e diventa l’immensa voragine, una nera gola spalancata, l’abisso senza fondo, il gorgo tenebroso, l’enorme vuoto capace di ingoiare e contenere qualunque cosa.”
“Ci vorranno prima Anassagora e poi Platone per associare alla parola caos il concetto di disordine. Con loro il Chaos diviene il recipiente della materia informe che attende di essere ordinata da un principio superiore. Sarà la Mente, o il Demiurgo, a dare forma a quel materiale vile e rozzo e a costruire il Kosmos, il sistema organizzato e perfetto che regola e governa il tutto.“
“Ancora una volta la sovrapposizione di un numero spaventoso di fenomemi microscopici casuali, che si sviluppano in tutte le direzioni possibili, produce stati macroscopici ordinati e persistenti. Poiché siamo anche noi, col nostro corpo formato da miliardi di miliardi di miliardi di atomi, un organismo macroscopico, ecco che tutto quanto ci circonda abitualmente ci sembra il regno incontrastato dell’ordine e della tranquillità.“
“Forse bisognerà inventare un concetto nuovo per descrivere questo dato che sembra realmente strutturale. L’ordine del caos potrebbe essere l’ossimoro giusto per mettere in relazione le due entità che nell’universo si rincorrono e giocano a rimpiattino. È un gioco che osserviamo quando scandagliamo gli anfratti più minuti del mondo delle particelle elementari, ma che agisce anche a grande scala, quando si osserva che cosa accade nel cuore di strutture gigantesche, come le galassie o gli ammassi di galassie.“