Manipolazioni del pensiero

APPUNTI

Norberto Bobbio (estratto discorso 1969) “Mai come oggi ci si accorge che attraverso le tecniche di manipolazione del consenso la più grande democrazia (proclamata) può coincidere con la più grande autocrazia (reale). “

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La manipolazione mentale ieri e oggi, di Dalila Liguoro

Lavaggio del cervello e regimi totalitari, di Dalila Liguoro

Plagio: i sette passi delle sette, di Dalila Liguoro

Manipolazione mentale, plagio, lavaggio del cervello: ecco come difendersi, di Dalila Liguoro

 Dacci oggi il nostro manipolatore quotidiano, di Dalila Liguoro


 

 Persuasione e pubblicità, di Dalila Liguoro

“Secondo molti studi la persuasione attraverso i mass-media non si può realmente ottenere, in quanto le persone tendono a soffermarsi soltanto su ciò che conferma le loro opinioni, in pratica si possono solo rafforzare le idee di una persona ma non la si può persuadere di ciò che non la convince. Ma questo in realtà vale solo per gli argomenti che stanno a cuore e che quindi vengono analizzati con la così detta via centrale dell’attenzione, ma sulle cose di poco conto l’individuo attiverà la via periferica, la quale è facilmente persuadibile.”

“Spesso si sente dire che il calcio serve per distrarre dalle cose importanti ed effettivamente sembra così, ma in realtà è ancora peggio: il calcio serve per occupare la nostra via centrale dell’attenzione su una cosa di poco conto, e poiché l’uomo tende ad economizzare l’attenzione usando la via centrale in modo parsimonioso, è ovvio che utilizzandola per il calcio non potrà usarla per altre cose, arrivando ad utilizzare quella periferica per le cose di reale valore, sulle quali diviene quindi facilmente persuadibile, le quali non sono solo la politica, ma anche la scala di valori da avere, come comportarsi con gli altri, in cosa credere realmente.”

Tecniche di persuasione

“Se è vero che non possiamo convincere qualcuno a cambiare idea sulle cose per lui importanti, è anche vero che l’opinione che egli ha di se stesso è la cosa più importante: sfruttare il sentimento che l’individuo ha di sé può essere una via alternativa per persuaderlo e uno dei sentimenti che più disturba l’uomo è la sensazione di dissonanza cognitiva…

Una prima tattica utilizzata è stata la situazione emergente legata alla sorveglianza (ne abbiamo parlato in articoli passati). La “situazione emergente” richiede un comportamento estremo facendo piccoli passi alla volta che portino alla sua accettazione. In un famoso esperimento Milgram riuscì a far accettare a degli individui di provocare scosse mortali su degli sconosciuti iniziando da una scossa leggera dalla quale ci si discostava a piccoli passi arrivando a quella mortale. La seconda tecnica consiste nel far sentire la presenza dell’autorità alla persona, così che le venga più facile obbedire e rispettare il procedere dei piccoli passi.,,

Lo sfruttamento del sentimento di sé e del bisogno di sentirsi coerenti entra in gioco perché gli individui fanno fatica a tornare indietro ed accettare di essersi confusi, vanno avanti in ciò che viene loro richiesto, altrimenti sarebbe come andare contro ciò di cui si auto-convincono: devono essere d’accordo per non perdere se stessi.

Un’altra utilissima tattica usata dalla propaganda nazista fu quella di creare giustificazioni ideologiche aiutate dalla disumanizzazione ottenuta attraverso gli schermi. Spieghiamoci meglio: secondo Festinger la razionalizzazione giustificante è una delle vie più utilizzate per ridurre la dissonanza cognitiva, disumanizzare un popolo attraverso la propaganda dà una giustificazione a ciò che si sta accettando di fare, allontanare il popolo nemico dalla vita di tutti i giorni rende questa propaganda di disumanizzazione più facile.”

La pubblicità proprio come la propaganda politica cerca di sfruttare il bisogno di coerenza degli individui, oltretutto avvantaggiata da essere spesso passata al vaglio della via periferica.

Una prima tecnica che si basa sul bisogno di coerenza è il piede nella porta: questa segue la stessa logica della situazione emergente, ovvero si entra “stretti” nelle case degli acquirenti per poi invadere le loro vite, ovvero si punta a far impegnare l’individuo sempre di più chiedendogli poco alla volta. Una tecnica inversa è quella della porta in faccia (tipica dei venditori ambulanti) ovvero si chiede alla persona molto di più di quello che si vuole ottenere, in modo che essa stessa, piuttosto che rifiutare del tutto, accetti un patteggiamento sentendosi addirittura soddisfatta del risultato ottenuto.

Tecniche pubblicitarie e via periferica
Ovviamente essendo la pubblicità analizzata con la via periferica ha l’opportunità di poter utilizzare altre tecniche adatte a questo tipo di analisi superficiale. Ad esempio dotare il prodotto di prezzo alto così che sembri migliore, utilizzare testimonial dall’apparenza piacevole o affidabile e dalla voce convincente, far credere di andare contro i propri interessi, figurare come onesti nel dichiarare di avere qualche piccolo difetto (tecnica usata anche dai politici)k, utilizzare i sentimenti quali la paura (spaventare per raccomandare), l’eccitazione (associare piacere al prodotto), il senso di colpa (far pentire per sottomettere) e il senso di appartenenza legato paradossalmente alla voglia di unicità.
Vi sono addirittura tecniche per evitare che si attivi la via centrale dell’attenzione come distrarre con canzoni o grida e compattare la comunicazione in pochi secondi ai quali seguono altre comunicazioni differenti (ecco uno dei motivi per cui dai caroselli si è passati agli spot lampo).”

Educazione, persuasione
Abbiamo visto all’inizio di questo articolo come sulle questioni importanti l’uomo non sia plagiabile, piuttosto può essere convincibile se le argomentazioni presentate sono effettivamente valide.”

“la convinzione fosse qualcosa di più profondo ma che non sempre induce all’agire in quanto può andare contro altre convinzioni o desideri. … Ma se l’uomo riesce a resistere alla persuasione grazie alle sue convinzioni, questo non può accadere a chi non ha convinzioni o ne ha di deboli, come può accadere all’uomo odierno superficiale (o reso superficiale), e come di fatto accade ai bambini.”


 

Manipolazione mediatica nell’era del web, pensierocriitico.eu

Perchè cerchiamo continuamente prove che confermino le nostre idee e trascuriamo quelle contrarie ad esse?

Le 10 strategie della manipolazione, falsamente attribuite a Noam Chomsky

Manipolazione del consenso attraverso l’informazione. Intervista a Marcello Foa.
“Il loro scopo è fornire notizie distorte per influenzare e condizionare il punto di vista e il pensiero della popolazione. 
Gli strumenti/strategie più efficaci di questi esperti Foa li chiama “frame”: sono inserimenti nella comunicazione sociale e dei media di concetti di grande forza emotiva, veri o falsi che siano, che cambiano o definiscono nuovi limiti, cornici, definizioni, significati o simboli e vanno a modificare il modo di pensare delle persone e di conseguenza il loro comportamento. Una volta impiantati i frame si propagano e tendono a persistere finché qualcosa di altrettanto forte non riesce a cambiarne le caratteristiche.
Le informazioni che non concordano con essi vengono spontaneamente rigettate dalla maggior parte persone, in quanto mettono in dubbio un punto di riferimento, un’interpretazione acquisita della realtà o del passato, un valore, una credenza, un dogma. E questo vale prima di tutti per i giornalisti e gli operatori dei media.”

Manipolazione e complottismo mondiale in “La storia segreta dei padroni del mondo” (presentazione)

Progetto MKULTRA, per il controllo della mente (Wikipedia)

 Problemi e rischi della democrazia digitale (convegno e-democracy). In questo convegno Stefano Rodotà (Tecnopolitica p.14) ricordava l’ammonimento del politologo statunitense Theodore J. Lowi, il quale nel 1980 affermò che se la tecnologia apre le porte, il capitale le chiude. Gli uomini più ricchi nel mondo, infatti, non sono più banchieri e petrolieri ma coloro che hanno inventato Google , Facebook e simili. Oggi sappiamo che la profilazione degli utenti della rete a fini commerciali, effettuata da aziende specializzate su Google e altri motori di ricerca, ha raggiunto un elevato livello predittivo di quelli che sono sia i nostri desideri di acquisto (associabili alla nostra capacità di spesa), sia i nostri orientamenti culturali e ideali (associabili al nostro orientamento elettorale).