Remo Bodei: fenomenologia dello spirito.
Secondo Kant la cosa in sé è sconosciuta. La verità sta solo in quello che ci appare. L’isola della verità è circondata da questo mare intransitabile della apparenza. Non possiamo andare oltre i fenomeni. Analitica trascendentale riguarda la verità dei fenomeni. Al di fuori dei fenomeni siete destinati a naufragare.
Dialettica in Aristotele è quel ragionamento che parte da premesse probabili per arrivare a conseguenze probabili. Mentre l’analitica (es. sillogismo:uomo-socrate-mortale) è come logica qualcosa di coerente, di certo. Comunque nella analitica trascendentale io ho a che fare con delle certezze, Nella dialettica, da aristotele a Kant io ho a che fare con l’incertezza, con l’improbabilità, quindi non posso decidere per esempio se dio esiste o non esiste.
Hegel cambia senso al termine, cioè andare in direzione di una presa sulla realtà, sia quella dell’anima del soggetto, sia del mondo esterno, di conoscere l’essere di arrivare alla ontologia, cioè al logos che è capace di conoscere l’ON, cioè l’essere. Noi non conosciamo semplicemente dei fenomeni, noi con il nostro pensiero cogliamo qualcosa della realtà. L’idea di Hegel è che c’è una sintonia fra il nostro pensiero e il mondo. Non si guarda al mondo come a uno specchio ma l’attività di pensare entra nelle pieghe della realtà.
La fenomenologia di Hegel è il transito, è il viaggio di scoperta dai fenomeni kantiani a un luogo dove il pensiero può capire il mondo.
In una lezione del 1806, mentre scriveva la fenomenologia, si trova il senso della sua opera. Hegel pensa di essere in un periodo di transizione, in cui con la riv francese e napoleone si sono sciolte le catene del mondo e si sta entrando in un mondo diverso. Hegel cerca con la fenomenologia di rendere ciascuno contemporaneo di se stesso, e di capire verso cosa ci stiamo avviando.
Noi non dobbiamo confondere l’oggetto con la cosa: obiectum che traduce il greco problema, ostacolo. Obiectum è un termine della scolastica medievale e vuol dire qualcosa che si oppone al soggetto. Oggetto è qualsiasi cosa materiale che fa parte del nostro pensiero e che noi dobbiamo assimilare al soggetto. Il soggetto deve incorporare, fagocitare l’oggetto (d’uso o discambio).
Cosa è invece la contrazione del latino causa (combattere per la causa).
Res publica non è un oggetto pubblico ma è ciò che ci coinvolge tutti, è ciò di cui discutiamo.
Le cose sono degli oggetti investiti di senso, stratificazioni di senso e di simboli che danno a qualcosa un significato storico che unisce la natura con la cultura. Noi dobbiamo fare lo sforzo per trasformare gli oggetti in cose.
Quando Hegel usa l’espressione “la cosa stessa” o “il fatto stesso” è un calco da Aristotele: autò tò pragma: è il processo mediante il quale è la verità stessa che costringe il pensiero a guardare in una determinata direzione.
Metodo (metà odòs): oltre la strada, un percorso che porta oltre. Gli Elementi di Euclide sono la dimostrazione di cosa è la “cosa stessa”. Sache (tedesco) significa cosa, affare, argomento, causa (legale).
Hegel cita Dante (4 libro del paradiso), nell’Enciclopedia: c’è una forza della verità come quella di un animale alla ricerca della sua tana. La verità esiste perché. Altrimenti ogni nostro desiderio sarebbe inutile.
C’è una forza della verità che mi porta in una determinata direzione: questa è la premessa della fenomenologia: c’è un ragionamento che attraverso i fenomeni (che Kant diceva che era l’unico campo in cui potessimo andare, e che del resto non sapevamo nulla) ci porta invece a un sapere che è vuoto – nel senso che distrugge i nostri precedenti modi di pensare perché sta intervenendo un’epoca nuova che ci impone di pensare diversamente.
Il motto della fenomelogia di Husserl è molto hegeliano e aristotelico: ritorniamo alle cose stesse, che vuol dire mettere tra parentesi i nostri pregiudizi e imparare a guardare, a pensare.
Hegel era uno studioso di spallanzani: sacchetti di cibo nello stomaco che poi tirava fuori. È il primo ad aver capito che la digestione è un processo chimico e organico.
Il conoscere filosofico esige che si abbandoni alla vita dell’oggetto, della cosa, e se ne esprima l’interiore necessità.
L’abilità dei filosofi, dei letterati, dei poeti è di far sì che: res ipsa loquitur (la cosa parla da sola).
Sache selbst (la cosa stessa)
Un altro tema della Fenomenologia: in un capitolo la sache selbst assume un altro significato che è quello di un interesse collettivo cioè il bene comune che però è insidiato dall’idea egoistica che ciascuno fa il proprio interesse privato.
Hegel riprende la favola delle api di mandeville.
Lo Spirito è definito da Hegel il lavoro collettivo del genere umano, quindi spirito vuol dire civiltà.