Categoria: Arte

I tulipani di Koons

Vista dal vero, questa scultura di Koons suscita interesse e piacere per i colori, le forme, la superficie speculare, i riflessi. La dimensione è un aspetto importante perché questi tulipani occupano tutto il campo visivo. I riflessi sulle superfici a…continua →

Sol LeWitt e il dualismo cartesiano

Ho visto Cartesio nelle opere di Sol LeWitt. Il dualismo Spirito e Materia, Intelletto e Mondo, che Cartesio mette a sostegno del suo sistema filosofico, lo ritrovo anche nel lavoro artistico di Sol LeWitt: idea e oggetto sono separati nell’opera…continua →

Paola Brusati – sculture

Mostra di Paola Brusati nel 1998. Seduzioni e Millevermi. “senza esitazione e tramite l’asciuttezza secolare delle terre e la soffficità consumistica della gommapiuma, la scultrice scava ed estrae forme ossessive di protuberanze, di contorsioni che rompono la coerenza e che, come piccoli…continua →

Tra terra e acqua

In queste due immagini, Lago e Pontili si contrappongono nella quantità di spazio occupato dall’uno o dall’altro. Se nascondo la presenza umana il contrasto di colori domina la prospettiva e i tagli netti disegnano limiti che escono dallo sguardo. vedi…continua →

Geometria anti-euclidea

“il grafico Maurits Cornelis Escher ne venne a conoscenza e se ne innamorò. Dedicò dunque quattro opere ai Limiti del cerchio, la terza delle quali viene considerata la più bella raffigurazione del piano non-euclideo prefigurato dal persiano Khayyam, scoperto o…continua →

Cretto di Burri: monumento o scultura

Nel cemento racchiuse le macerie di Gibellina, piccolo paese della Sicilia distrutto dal terremoto il 15 gennaio 1968. L’idea di Alberto Burri per commemorare il piccolo paese devastato e abbandonato fu quella di chiudere le macerie di ogni casa nel perimetro…continua →

Wolf Vostell 1968

Wolf  Vostell, Elektronischer dé-coll/age Happening Raum, 1968 L’installazione di Vostell era in esposizione nel 2013 alla Neue Nationalgalerie di Berlino, nell’ambito di una mostra a tema sul 1968. È possibile vedere e sentire l’istallazione in movimento quattro volte alla settimana…continua →

Josef Albers

Josef Albers (Bottrop 1888 – New Haven 1976) Nel 1920 entra nel Bauhaus. Diventa professore del Bauhaus nel 1925, quando la scuola si trasferisce a Dessau. Nel 1933 dopo la chiusura della Staatliches Bauhaus, emigra negli Stati Uniti. Insegna a Yale dal 1949…continua →

Il titolo dell’opera d’arte

“La désignation d’un objet d’art constitue un rite aux significations multiples. Au même titre qu’un roman, elle doit être dénommée pour venir au monde artistique. En mariant les mots avec les images, les mécanismes d’appellations répondent cependant à des systèmes…continua →