Frammenti di Eraclito

Eraclito di Efeso, (Efeso 535-475 p.e.v.)

 fonte I presocratici, Frammenti e testimonianze, di Angelo Pasquinelli (Einaudi 1976)

Stobeo (V-VI sec)

 Il retto pensiero è la massima virtù e la sapienza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l’intima natura delle cose. (2)

Aristotele (384-322 p.e.v.)

Congiungimenti: intero e non intero, concorde discorde, armonico disarmonico, e da tutte le cose l’uno e dall’uno tutte le cose.
Ippolito (170-235) La via in su e la via in giù sono un’unica identica via. (26)
Porfirio (233-305) Comune è il principio e la fine nel cerchio.
Aristotele Il sole è nuovo ogni giorno.
Diogene Laerzio (180-240) Un’unica cosa è saggezza, intendere come il tutto sia governato attraverso tutto.
Ario Didimo (I sec. p.e.v.) acque sempre nuove lambiscono quelli che entrano negli stessi fiumi.
Ippolito Io preferisco quelle cose di cui c’è vista, udito, esperienza.
Diogene Laerzio Un’unica cosa è saggezza, intendere come il tutto sia governato attraverso tutto.
Ippolito Gli uomini sono tratti in inganno nella conoscenza delle cose visibili allo stesso modo di Omero, il quale fu il più sapiente tra tutti gli Elleni. Infatti dei bambini che uccidevano pidocchi lo trassero in inganno dicendogli: ciò che abbiamo visto e abbiamo preso lo lasciamo, ciò che non abbiamo visto né preso lo portiamo con noi. (79)
Stobeo Non è certo la cosa migliore per gli uomini che si avveri quanto desiderano. (104) 
Galeno (129-199) Uno val per me diecimila, se è il migliore. (108)
Tzetze (1110-1180) Possa la ricchezza non mancarvi mai, o Efesi, affinché si veda bene quanto poco valete. (112)